Muramasa
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Località : Okayama
 |  Titolo: La nostra Fortezza scritto da Yu-rei no Kaze Arashi  Lun Mag 16, 2011 2:14 pm | |
| [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine]Un luogo da cui partire, un luogo a cui fare ritorno. Un luogo un cui potersi riunire senza temere nulla e in cui poter conservare le lo loro risorse.
Questo era ciò di cui avevano bisogno ora più di ogni altra cosa.
Costruirlo? In tre era un'opera ed impensabile. Mancavano le risorse e soprattutto la forza lavoro necessari.
Un'altro spettro si manifestò di fronte alla ragazza una sera mentre lucidava la sua Katana. Un uomo alto e muscoloso dai lunghi capelli neri,lisci e legati dietro la testa da una laccio, brandiva una Katana nella mano destra e sorreggeva una lanterna nella sinistra. La alzò è indicò una direzione a sud-est.
Uscire dalle mura a quell'ora, da sola e col buoi? Per qaunto fosse un'abile e coraggioso guerriero e si sentisse sicura di sè i sui passi vacillarono.
Lo spettro fece di nuovo segno con la Katana...la voce di vento si udì di nuovo "Seguimi...Non ti accadrà nulla...". Il timore era svanito e con esso ogni dubbio. Con passi sveltì si inoltrò nel bosco.
Un piccolo fiume scorreva placido in quel punto appena sotto ad una cascata alta almeno cinquanta piedi piedi(150 metri) a poche miglia dalla foce che sboccava sul mare. Percorse il sentiero che la portava al di sopra della cascata seguendo la luce avanescente emanata dallo Yurei e una volta arrivata in cima si palesò alla sua vista un palazzo fatiscente. Vi girò attorno. Era una costruzione in pietra molto solida costruita su 3 livelli, appartenuta agli antichi sovrani di quelle terre, gli Yamana, pochi decenni prima e portava ancora le loro insegne. Non doveva essere nulla più che una residenza estiva per quel Clan e ora faceva al caso loro.
L'indomani tornando ad Okayama raccontò la loro scoperta agli amici ed entrambi la seguirono per cominciare a studiare la struyttura, come modificarla e come renderla utilizzabile nuovamente.
Per giorni lavorarono per ripulire dalla vegetazione l'intera supercie, per rendere le pavimentezioni di nuovo solide e lo stabile abitabile. La materia prima non mancava di certo, alti alberi circondavano la zona tenendo l'edificio lontano da occhi indiscreti, l'acqua del fiume alimentava un vecchio mulino decadente e il lato opposto della offriva pietra in abbonzanza per le riparazioni.
Impegno e buona volontà(e una buona dose di Fortuna) gli permisero di riuscire in quella che altrimenti sarebbe stata un'impresa impossibile.
Una scala di pietra correva dietro la cascata coperta alla vista dalle acque impetuose saliva fino all'altura su cui era situata la fortezza.
Dal basso non la si scorgeva per via della vegetazione e dello strambiombo. Il primo livello era un solido rettangolo piuttosto grosso su cui ne nasceva uno più piccolo seguito infine da un cubo di misure ulteriormente inferiori. Sulla cime era sistemato un "gabbiotto" che fungeva da torretta di guardia.
Al primo piamo sarebbero dovuti sorgere i dormitori dei soldati, con letti e cassepanche per conservare i proprio averi.
Il secondo piano invece sarebbe stato adibito per le varie stanze dei graduati e per la Stanza delle riunioni.
Mentre al pian terreno vi erano la mensa, i Dojo e i vari luoghi in cui riunirsi ed addestrarsi o studiare.
Mancavano ancora tutti i dettagli, ma quelli sarebbero arrivati in futuro, assieme agli uomini.
Per il momento quello era fatto, ora bisognava lavorare su tutti gli altri dettagli che ancora gli mancavano![Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine] | |
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