La nostra storia scritta da Yu-rei no Kaze Arashi

Admin Messaggi : 1172 Data d'iscrizione : 03.05.11 Località : Okayama

In una tetra giornata d'inverno, alle porte di Okayama tre persone si incontrarono e decisero di cominciare la loro avventura e scrivere da sè la loro storia.
Il loro destini sembravano legati. Probabilmente lo erano da sempre. Certamente lo sarà per sempre.

Spiacevoli circostanze li avevano portati ad Okayama. Il funerale del fratello di uno e quello della cugina dell'altra. Nessuno era presente alla sepoltura di quelle persone eccetto loro due. Parlarsi fu un passo normale. Molte erano le idee che avevano in comune quei due ragazzi e poca la voglia di lasciare le cose come stavano.
I minuti trascorsero e diventatorono ore. Le ore si sommarono e diventarono giorni.
Era una notte come tante e come tante erano andati insieme al cimitero. Era l'unico momento per salutare i morti lontani da occhi indiscreti.
Una voce sussurò al loro orecchio "Seguitemi...". Un alito di vento che sbattendo contro i trochi aveva generato un umore strano. Nulla più. Poi lo udirono di nuovo "Seguitemi...". I due ragazzi si guardarono perplessi. Voltandosi di nuovo sgranarono gli occhi. Di fronte a loro si palesò uno spettro(Yurei) che indicò loro un punto verso sud, verso il mare. Era lo spettro di una giovane donna con lunghi capelli neri e molto curati. Al suo finaco pendeva una Katana e due piccoli fuochi fatui le roteavano attorno al capo.
Senza aggiungere altro la seguirono.
Dopo poco tempo arrivarono alla piccola spiaggia che distava poche centinaia di metri dalle mura della città. Lo spettro si fermò e indicò un'ultima volta un punto di fronte a se poi, com'era arrivvato, svanì.

Di fronte a loro, seduto su un tronco lasciato sulla spiaggia dalle onde, era seduto un uomo vestito di nero che osservava il mare. Presero coraggio e si avvicinarono.
"Siete arrivati finalmente. Era da un pò che vi aspettavo." disse loro l'uomo.
"Come fai a conoscerci? Come sapevi che saremmo arrivati? Sei un mago o qualcosa di simile?" chiesero perplessi i ragazzi.
"No, sono un guerriero, proprio come voi. E proprio come voi sono arrivato qui seguendo uno spettro. Voleva metterci di fronte al nostro destino." spiegò con voce calma come se tutto fosse naturale, nonostante anche per lui fosse tutto molto complicato.
I due si sedettero e scutarono anche nella direzione dell'uomo e domandarono "Cosa osservi?"
"Il futuro! Voi non riuscite a vederlo? Non riuscite a vedere il vento che gonfierà le nostre vele e ci spingerà per mari? Non lo vedete il Vento che ci guiderà verso nuovi orizzonti e nuove città?" chiese con aria felice l'uomo già sapendo che anche loro ormai avevano capito.
"Si, lo vedo! Vedo anche la Terra che sosterrà i nostri passi e ci darà le certezze necessarie per andare avanti!" disse il giovane con enfasi.
"Io vedo ardere il Fuoco! La voglia di dimostrare il proprio valore e il desiderio di fama! E vedo anche l'Acqua che col suo scorrere continuo sgretola anche le montagne più resistenti!" Rispose anche la ragazza.

Erano nel luogo giusto e con le persone giuste.

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